Si conosce poco di questo schivo pittore danese, con un pennello in mano già dall'eta di otto anni. Famosi sono i suoi quadri di interni domestici, silenziosi e rarefatti, dai colori tenui e desaturati.
Amatissimo dal poeta Rilke che celebrava la bellezza algida e quasi soprannaturale delle sue opere.
Le donne ritratte in attività domestiche o semplicemente assorte in dolce meditazione hanno lineamenti appena accennati o più spesso vengono ritratte di spalle, come a frapporre distanza tra loro e l'osservatore e il quadro diventa una storia magica e misteriosa... una femminilità sottile eppure estremamente intrigante: impossibile non domandarsi chi siano queste donne, a cosa pensino, quale siano i loro sogni.
Meravigliosi sono gli interni e le architetture domestiche tipicamente danesi, fatte di pochi e semplici arredi, antiche porte modanate e stampe scelte con cura, probabilmente preziose eredità di famiglia.
Una quotidianità borghese fatta di piccoli gesti, di abitudini, di luci soffuse. Di cose non dette o appena sussurrate.
Donne intente a ricamare, a suonare il piano o in attesa che qualcuno varchi la soglia, magari il loro amato...
Siamo immediatamente trasportati in una atmosfera serena e rilassata; appena prima che qualcuno strimpelli al pianoforte o che qualcuno bussi alla porta. Un silenzio pittorico fatto di poche tinte, ma incredibilmente evocativo.
Salve. Pittore sublime. La quarta immagine riproduce un quadro di Carl Vilhelm Holsoe, conterraneo di Hammershoi (Madre e figlia/o al tavolo) mentre la figura femminile così ossessivamente evocata dal Nostro è la moglie Ida Ilsted, sorella del pittore Peter.
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